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COSA SIA LA TIRANNIDE
TIRANNIDE
Vittorio Alfieri, 1777
Indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è
preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle,
interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con
sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia
elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo,
chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società,
che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è
schiavo. E, viceversa, tirannide parimente si dee riputar quel
governo, in cui chi è preposto al creare le leggi, le può egli stesso eseguire.
E qui è necessario osservare, che le leggi, cioè gli scambievoli e solenni
patti sociali, non debbono essere che il semplice prodotto della volontà dei
più; la quale si viene a raccogliere per via di legittimi eletti del popolo. Se
dunque gli eletti al ridurre in leggi la volontà dei più le possono a lor
talento essi stessi eseguire, diventano costoro tiranni; perché sta in loro
soltanto lo interpretarle, disfarle, cangiarle, e il male o niente eseguirle.
Che la differenza fra la tirannide e il giusto governo, non è posta (come
alcuni stoltamente, altri maliziosamente, asseriscono) nell'esservi o il non
esservi delle leggi stabilite; ma nell'esservi una stabilita impossibilità del
non eseguirle. Non solamente dunque è tirannide ogni governo, dove chi
eseguisce le leggi, le fa; o chi le fa, le eseguisce: ma è tirannide piena
altresì ogni qualunque governo, in cui chi è preposto all'eseguire le leggi non
dà pure mai conto della loro esecuzione a chi le ha create. Ma, tante specie di
tirannidi essendovi, che sotto diversi nomi conseguono tutte uno stesso fine,
non imprendo io qui a distinguerle fra loro, né, molto meno, a distinguerle dai
tanti altri moderati e giusti governi: distinzioni, che a tutti son note. Se
più sopportabili siano i molti tiranni, o l'un solo, ella è questione
problematica assai. La lascierò anche in disparte per ora, perché essendo io
nato e cresciuto nella tirannide d'un solo, ed essendo questa la più comune in
Europa, di essa più volentieri e con minore imperizia mi avverrà forse di
ragionare; e con utile maggiore fors'anco pe' miei cotanti conservi. Osserverò
soltanto di passo, che la tirannide di molti, benché per sua natura
maggiormente durevole (come ce lo dimostra Venezia) nondimeno a chi la sopporta
ella sembra assai men dura e terribile, che quella di un solo. Di ciò ne
attribuisco la cagione alla natura stessa dell'uomo, in cui l'odio ch'egli
divide contro ai molti, si scema; come altresì il timore che si ha dei molti,
non agguaglia mai quello che si ha riunitamente di un solo; ed in fine, i molti
possono bensì essere continuamente ingiusti oppressori dell'universale, ma non
mai, per loro privato capriccio, dei diversi individui. In codesti governi di
più, che la corruzione dei tempi, lo avere scambiato ogni nome, e guasta ogni
idea, hanno fatto chiamar repubbliche; il popolo in codesti governi, non meno
schiavo che nella mono-tirannide, gode nondimeno di una certa apparenza di
libertà, ed ardisce profferirne il nome senza delitto: e, pur troppo il popolo,
allor quando corrotto è, ignorante, e non libero, egli si appaga della sola
apparenza. Ma, tornando io alla tirannide di un solo, dico; che di questa ve
n'ha di più sorti. Ereditaria può essere, ed anche elettiva. Di questa seconda
specie sono, fra i moderni, lo stato pontificio, e molti degli altri stati
ecclesiastici. Il popolo, in tali governi, pervenuto all'ultimo grado di
politica stupidità, vede a ogni tratto, per la morte del celibe tiranno,
ricadere in sua mano la propria libertà, che egli non conosce, né cura; quindi
se la vede tosto ritogliere dai pochi elettori che gli ricompongono un altro
tiranno, il quale ha per lo più tutti i vizj degli ereditarj tiranni, e non ne
ha la forza effettiva per costringere i sudditi a sopportarlo. E questa
tirannide pure tralascerò, come toccata in sorte a pochissimi uomini; e, per la
loro smisurata viltà, indegni interamente di un tal nome. Intendo io dunque di
ragionare oramai di quella ereditaria tirannide, che da lunghi secoli in varie
parti del globo più o meno radicata, non mai, o rarissimamente o
passeggeramente, ricevea danni dalla risorta libertà; e non veniva alterata o
distrutta, se non se da un'altra tirannide. In questa classe annovero io tutti
i presenti regni dell'Europa, eccettuandone soltanto finora quel d'Inghilterra
e la Pollonia ne eccettuerei, se alcuna parte di essa salvandosi dallo
smembramento, e persistendo pure nel volere aver servi e chiamarsi repubblica,
servi ne divenissero i nobili, e libero il popolo . MONARCHIA, è il dolce nome
che la ignoranza, l'adulazione, e il timore, davano e danno a questi sì fatti
governi. A dimostrarne la insussistenza, credo che basti la semplice
interpretazione del nome. O monarchia vuol dire, la esclusiva e preponderante
autorità d'un solo; e monarchia allora è sinonimo di tirannide: o ella vuol
dire, l'autorità di un solo, raffrenato da leggi; le quali, per poter
raffrenare l'autorità e la forza, debbono necessariamente anch'esse avere una
forza ed autorità effettiva, eguale per lo meno a quella del monarca; e in quel
punto stesso in cui si trovano in un governo due forze e autorità in bilancia
fra loro, egli manifestamente cessa tosto di essere monarchia. Questa greca
parola non significa altro in somma, fuorché Governo ed autorità d'uno solo; e
con leggi; s'intende; perché niuna società esiste senza alcuna legge tal quale:
ma, ci s'intende pur anco Autorità di un solo sopra alle leggi; perché niuno è
monarca, là dove esiste un'autorità maggiore, o eguale, alla sua. Ora, io
domando in qual cosa differisca il governo e autorità di un solo nella
tirannide, dal governo e autorità d'un solo nella monarchia. Mi si risponde:
"Nell'abuso". Io replico: "E chi vi può impedire quest'abuso?" Mi si soggiunge:
"Le leggi". Ripiglio: "Queste leggi hanno elle forza ed autorità per se stesse,
indipendente affatto da quella del principe?" Nessuno più a questa obiezione mi
replica. Dunque, all'autorità d'un solo, potente ed armato, andando annessa
l'autorità di queste pretese leggi (e fossero elle pur anche divine)
ogniqualvolta le leggi e costui non concordano, che faranno le misere, per se
stesse impotenti, contro alla potestà assoluta e la forza? Soggiaceranno le
leggi: e tutto giorno, in fatti, soggiacciono. Ma, se una qualunque legittima
forza effettiva verrà intromessa nello stato per creare, difendere e mantenere
le leggi, chiarissima cosa è che un tale governo non sarà più monarchia; poiché
al fare o disfare le leggi l'autorità d'un solo non vi basterà. Onde, questo
titolo di monarchia, perfettissimo sinonimo di tirannide, ma non così abborrito
finora, non viene adattato ai nostri governi per altro, che per accertare i
principi della loro assoluta signoria; e per ingannare i sudditi, lasciandoli o
facendoli dubitare della loro assoluta servitù. Di quanto asserisco, se ne
osservi continuamente la prova nella opinione stessa dei moderni re. Si
gloriano costoro del nome di monarchi, e mostrano di abborrire quel di tiranni;
ma nel tempo stesso reputano assai minori di loro quegli altri pochi principi o
re, che ritrovando limiti infrangibili al loro potere, dividono l'autorità
colle leggi. Questi assoluti re sanno dunque benissimo, che fra monarchia e
tirannide non passa differenza nessuna. Così lo sapessero i popoli, che pure
tuttora colla loro trista esperienza lo provano! Ma i principi europei, di
tiranni tengono caro il potere, e di monarchi il nome soltanto: i popoli
all'incontro, spogliati, avviliti, ed oppressi dalla monarchia, la sola
tirannide stupidamente abborriscono. Ma i pochi uomini, che re non sono né
schiavi, ove per avventura non tengano a vile del paro i principi tutti; i
monarchi, come tiranni; ed i principi limitati, come perpetuamente inclinati a
divenirlo; i pochi veri uomini pensanti, si avveggono pure quanto sia più
onorevole, più importante, e più gloriosa dignità il presiedere con le leggi ad
un libero popolo d'uomini, che il malmenare a capriccio un vile branco di
pecore. Tralascio ogni ulteriore prova (che necessaria non è) per dimostrare
che una monarchia limitata non vi può essere, senza che immediatamente cessi la
monarchia; e che ogni monarchia non limitata è tirannide, ancorché il monarca
in qualche istante, non abusando egli in nessun modo del suo poter nuocere,
tiranno non sia. E tali prove tralascio, per amor di brevità, e perché intendo
di parlare a lettori, a cui non è necessario il dir tutto. Passerò quindi ad
analizzare la natura della mono-tirannide, e quai siano i mezzi per cui, così
ben radicatasi nell'Europa, inespugnabile ella vi si tiene oramai.
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Il 2 Giugno del 1946,
per volere del Popolo Italiano, nacque la Repubblica
Italiana. A poco piu' di mezzo secolo da quel giorno,
l'Italia é allo sfascio. La Res-publica e la
Democrazia del nostro paese stanno subendo il piu' intenso
attacco a cui esse siano mai state esposte.
Col pretesto di battersi per il bene del paese, il potere politico e
quello giudiziario lavorano, instancabilmente e con tutti i mezzi, per
un'effettiva supremazia dell'uno sull'altro e viceversa. Supremazia,
questa, che é implicitamente proibita dalla Costituzione della
Repubblica Italiana, essendo dalla stessa sancito il principio della
separazione tra i Poteri dello Stato.
NON POSSIAMO PIU' TOLLERARE questo stato di cose che, oltrepassando
spudoratamente ogni limite, sta gettando l'Italia nel baratro piu'
profondo, mentre giornali e televisioni sono intenti ad occuparsi delle
cazzate piu' irrilevanti per nascondere all'opinione pubblica le veritá
piu' scottanti, sia sugli affari interni dell'Italia che sugli affari
dell'Italia nel panorama internazionale.
Il Governo Berlusconi e la Maggioranza parlamentare
sostengono di essere leggittimati dal voto del Popolo italiano.
Io, invece, sostengo che l'attuale Maggioranza Parlamentare ed
il Governo Berlusconi si siano, gia' da tempo, automaticamente
delegittimizzati di fatto, attraverso la reiterazione del tradimento
fatto ai danni dei loro stessi Elettori, i quali invece di
vedere il Parlamento impegnato a risolvere i problemi del
Popolo Italiano, assistono attoniti alla paralisi dello stesso
che altro non tratta che disegni di leggi fatti su misura a beneficio di
pochi e contro gli interessi dello Stato.
In poco tempo, la Repubblica parlamentare italiana é divenuta
una "dittatura democratica " !
(Dicesi dittatura democratica,
una forma moderna di dittatura nella quale il potere dittatoriale non e'
esercitato da un solo individuo ma bensi' da un numero, anche nutrito, di
persone che si dicono rappresentare il "popolo", dove per popolo
s'intende: i loro parenti, i loro amici ed i loro soci in affari ! Il
discutere e l'accordarsi tra di loro, per meglio servire i propri
interessi, é l'espressione concreta della democrazia in seno a detta
dittatura democratica.)
Francesco
Errante
Anni di piombo? Macché? Anni di
merda ! Menomale che buon tempo e cattivo tempo non dura
sempre un tempo. I RISULTATI DELLE ELEZIONI REGIONALI, del 4 Aprile
2005, sono un segnale chiaro ed inequivocabile che gli anni di
merda, per antonomasia, nella storia d'Italia stanno volgendo
al termine.
2001 - 2006, il periodo che rimarrá alla storia come
il NEO-OSCURANTISMO-BERLUSCONIANO. Statisticamente, ci
vorranno altri 50 anni perché nasca ed attecchisca un'altra
merdaccia come Mussolini o Berlusconi.
STIAMO ATTENTI, COMUNQUE !
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FIAT... VOLUNTAS DEI
!
Vorrei pregare Luca Cordero di Montezemolo
ed Ettore Artioli di Confindustria, Pasquale Pistorio ST
Microelectronics etc. etc. di smettere di romperci i coglioni
con i loro interventi a Ballaro'. Smettetela di piangere
miseria e chiedere soldi allo Stato per ricerca e sviluppo.
Cari Industiali del cazzo, andate a prendere i fondi neri che avete
nei paradisi fiscali e pagate gli operai. Potreste anche puntare
sulla qualita' dei prodotti invece di cercare di vendere immondizia
a peso d'oro.
Alla FIAT consiglio di spendere meno in publicita' demenziale
mirata ai celebrolesi che sono chiaramente ritenuti i soli
potenziali acquirenti Fiat.
I soldi per la Ricerca di base devono andare alle scuole - da gli
asili nido alle universita'.
Per sostenere la ricerca scientifica bisogna prima sostenere i
Ricercatori e non gli sfruttatori capitalisti.
L'economia pubblica italiana e' allo sfascio, l'Italia e' un
moribondo e non c'e' piu' tempo per fare esperimenti. Parlare di
ricerca scientifica per salvare l'Italia ora e' solo un tentativo
di truffa !!!
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Giorno 16 Settembre 2004, il senatore a
vita Francesco Cossiga, giá Presidente della Repubblica Italiana e
giá Ministro dell'Interno all'epoca del rapimento di Aldo Moro da
parte delle Brigate Rosse, intervenendo telefonicamente in una
diretta televisiva, condotta da Anna La Rosa, ammonendo sui rischi
del divario economico tra i popoli ha testualmente affermato:
"il terrorismo e' la guerra dei poveri contro i ricchi, dei
deboli contro i potenti". Lungi dal fare apologia di reato,
Cossiga si e' confessato.
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Ricorderete come, nel 2000 al "G8" di
Genova, Berlusconi esordi' decantando i cosiddetti "obbiettivi
del millennio" tra i quali v'erano la cooperazione internazionale e
lo sviluppo del terzo mondo. In quella sede Bush e Berlusconi
promisero financo computers per l'Africa (con il fallimento
della new economy i computers Bush a qualcuno li doveva
pur vendere!). A quattro anni di distanza, l'Europa addita
l'Italia come il Paese che invece di aumentare il suo contributo
verso il terzo mondo lo ha ridotto allo 0,17% del suo PIL. Per dare
un'idea, l'Italia spende meno di 1/3 di quanto devolvano Paesi come
il Regno Unito, la Francia o la Germania.
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Giustizia
Il disegno di legge per la sospensione dei
processi a carico delle cinque maggiori cariche dello stato.
Soltanto un'operazione di temporeggiamento.
La depenalizzazione del falso in bilancio.
Il pentito Giuffre' parla su come gli avvocati di Forza Italia
avrebbero dovuto rappresentare gli interessi della Mafia in
Parlamento.
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Economia
La ripresa che non ci sara'
Il bilancio economico dell'Italia paragonato a quello della
Germania o della Francia: un'eresia ! O meglio ancora una presa per
il culo.
Recessione mondiale: e' da anni in atto e la stampa italiana lo
ammette solo ora che fa comodo al Governo, per giustificare il
fallimento della politica economica del ministrucchio 3monti
Alle esportazioni in declino si aggiunge l'Euro forte ed il ribasso
del tasso di sconto da parte della Banca Centrale Europea.
La Mafia ed i politici
meridionali affilano le forchette
Buone...anzi ottime notizie per la
criminalita' organizzata (tutti inclusi e
nessuno escluso: politica, mafia, pubblica amministrazione, etc.
etc.) del sud Italia.
Grazie al successo conseguito dalle forze autoctone rachiticizzanti
che da sempre operano nel meridione d'Italia, il cane continua a
mordersi la coda.
Rubano (tra l'altro) i finanziamenti dell' Unione
Europea destinati ai fondi strutturali ed il sud Italia rimane col
culo per terra. Allora l'Unione Europea, visto che il meridione e'
rimasto all'eta' della pietra, gli ri-stanzia i fondi strutturali
che, puntualmente, saranno rubati nuovamente e cosi' via.
Come volevasi dimostrare:
Il Terzo rapporto sulla coesione economica e sociale
nell'Unione Europea allargata, introduce una profonda riforma
sugli orientamenti e sugli strumenti di distribuzione dei
finanziamenti nell'UE.
Il rapporto fotografa la situazione attuale delle regioni
beneficiarie, sulla base dei dati economici delle aree interessate
degli anni 1999-2000-2001, ma la decisione definitiva dell'Unione -
attesa nel 2005 - dovrà invece basarsi sui dati economici del
triennio 2001-2003 e, se disponibili, 2004.
Per quanto riguarda l’Italia arriva un’importante conferma:
nell'Europa del post-allargamento, dal 2007 al 2013,
Sicilia, Calabria, Campania e Puglia, continueranno a beneficiare
dei fondi strutturali europei per le regioni in ritardo
economico.
La Basilicata viene al momento
esclusa dal beneficio di quei fondi, ma potrà
continuare a ricevere i finanziamenti Ue fino al 2013, in quanto
l'esclusione avviene per ragioni statistiche, ossia per l'entrata
di dieci nuovi partner.
La Sardegna, invece, esce dal gruppo delle
regioni italiane che hanno diritto ai fondi strutturali
(Obiettivo 1) perchè ha raggiunto il livello di ricchezza medio UE,
in modo "naturale", ma avra' ugualmente diritto ad un finanziamento
di transizione verso gli stanziamenti inferiori destinati alle
regioni del centro-nord (attuale Obiettivo 2).
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Sanita'
Quanti imbrogli dietro la riforma del
Servizio Sanitario... e come se non ci bastassero i mali nostrani
ora importiamo anche i fallimenti dall'estero !
La privatizzazione del Servizio Sanitario Nazionale italiano e'
stata introdotta dalla Sinistra che con la scusa di
ridurre gli sprechi di denaro pubblico, ha favorito i baroni della
Mafia della Sanita' nella conquista del mercato dei
servizi sanitari in Italia. La Destra, adesso, sta
completando lo smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale e
per sapere cosa succedera' in pratica ed a breve, basta guardare al
fallimento della riforma del Servizio Sanitario Nazionale
britannico (NHS). L'idea di un servizio sanitario completamente
gratuito e volto ad offrire a tutti i cittadini il meglio delle
cure disponibili é, infatti, nata in Gran Bretagna e si é
realizzata subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Per
diversi decenni il Servizio Sanitario Nazionale britannico é stato
il fiore all'occhiello del Regno Unito ma dagli anni '80 in poi,
con lo squilibrio demografico, dovuto all'innalzamento della
longevita' e la diminuizione del numero dei contribuenti, l'N.H.S.
ha visto il suo tramonto perché non piú in grado di erogare con
immediatezza i servizi a cui tutti, ivi inclusi gli immigrati
italiani, erano stati abituati a ricevere. Nel 1990, le Compagnie
assicurative britanniche, carpendo l'insoddisfazione del ceto
medio-alto, iniziarono una massiccia campagna pubblicitaria,
offrendo delle polizze di copertura assicurativa medica per tutte
le esigenze. Le sottoscrizioni da parte della popolazione
superarono tutte le previsioni, con il conseguente dirottamento
della domanda di servizi dal settore pubblico a quello privato.
Enormi flussi di denaro iniziarono ad uscire dal giro della sanitá
pubblica facendo arricchire i baroni della Mafia della sanitá
britannica, permettendo alle stesse Compagnie di assicurazioni
di entrare direttamente nel mercato dei servizi sanitari con
l'acquisizione delle stesse strutture pubbliche.
Con l'avvento della privatizzazione, furono subito tagliati i
servizi ai gruppi piú deboli della popolazione, come anziani,
invalidi e bambini portatori di menomazioni. I quali non erano e
non sono adeguatamente rappresentati nell'arena politica, sebbene
vi sia una miriade di associazioni che dicono di difendere i deboli
ma che in realta' sono solo interessate a rubare soldi pubblici,
erogati sotto forma di contributi ad enti non-lucrativi.
Nel frattempo, il fallimento della privatizzazione del
sevizio sanitario britannico ha colpito tutti, inclusi i medici ed
é una vergogna che un tale fallimento, di cui si cerca di celarne
l'evidenza, lo si voglia riproporre in Italia.
E' emblematica e ci tocca da vicino, la vicenda
dell'anziana palermitana, emigrata in Inghilterra, Sig.ra
Margherita Caminita, la quale grazie alla sua famiglia
é scampata alla morte (euthanasia involontaria), ma che tuttora si
trova sequestrata in Inghilterra, in mano all'Amministrazione
Regionale del Bedfordshire County Council che con tutti i mezzi e
con la collaborazione delle corrotte autorita' italiane, cerca di
impedirle di testimoniare su come si siano ammazzate decine di
anziani "difficili", all'interno delle strutture sanitarie
privatizzate. Tutto cio'dovrebbe far riflettere tutti e
subito. Sicuramente é proprio per questo che i giornali non
vogliono parlarne !
18 Giugno 2003 -
Petizione al Parlamento italiano dell'On. Giovanni Russo Spena
(Partito della Rifondazione Comunista)
Quali iniziative il Governo italiano intenda promuovere affinché la
signora Caminita possa tornare in Italia ?
Leggila direttamente dal server della Camera dei Deputati
Ed ecco
che quanto temuto e denunciato dall'Autore, fin dal suo
rientro dal Regno Unito, si sta' verificando anche in
Italia.
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Il Ministro
della Sanita', Girolamo Sirchia, giorno 16 Giugno 2003, nel
corso di un'intervista resa al quotidiano La
Repubblica, ha dichiarato: "la spesa sanitaria aumenta e
i soldi per farvi fronte non ci sono. Una soluzione, anche se
parziale, sarebbe quella di stipulare convenzioni tra le
assicurazioni e i fondi privati con le Regioni per sostenere
le spese dell'intramoenia che oggi lavora in perdita. Molti
cittadini italiani hanno già contratto una polizza
assicurativa volontaria che dà loro dei servizi, per lo più
per acuti. Tipo interventi chirurgici, diagnostica. Se ora
noi rendiamo interessante per questi cittadini venire al
Policlinico o negli altri grandi ospedali per essere curati
in regime di libera professione intramoenia, quindi avendo un
trattamento di riguardo e superando le liste di attesa,
avendo anche un ambiente alberghiero sufficientemente
dignitoso, la ovvia conseguenza è che noi portiamo queste
risorse dentro l’ospedale pubblico, ossia lo arricchiamo. E
nello stesso tempo daremmo anche un vantaggio alla compagnia
d’assicurazione, che potrebbe avere delle tariffe
agevolate.
Lo Stato deve sapere quali sono i limiti di tassazione che i
cittadini sono disposti a subire. Dunque è indispensabile un
patto chiaro con i cittadini, dicendo loro cosa il servizio
sanitario nazionale puo' erogare in base alle risorse
disponibili".
Sirchia respinge le accuse di favorire con la sua
proposta l'ingresso dei privati nella sanità
pubblica.
Ci risiamo! Commenta Rosy Bindi, ex-ministro della Sanità e
responsabile politiche sociali della Margherita. Puntuale,
con il caldo, torna la proposta del ministro Sirchia di
aprire il sistema sanitario italiano alle assicurazioni
private. L’obiettivo - secondo la Bindi - è quello di
dimezzare i livelli essenziali di assistenza trasferendo una
quota importante dell’assistenza, come la specialistica e i
ricoveri ospedalieri, a fondi assicurativi privati.
Dalla CGIL il consiglio é semplice: chi non potra' pagare
cerchi di non ammalarsi !
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PROSSIMAMENTE sulla
Sanita'
Ospedali: nord e sud con l'avvento del
federalismo.
Decessi collaterali: in Italia muoiono in media 7000 pazienti
all'anno per infezioni contratte all'interno degli ospedali,
durante la loro degenza in ospedale per altre cause. (In Gran Bretagna, nel 1998, si é stimato che ogni anno le
infezioni contratte dai pazienti all'interno degli ospedali
costavano allo Stato 1 miliardo di sterline. L'eqivalente di circa
3000 miliardi di lire ! Adesso anche i grembiuli plastici, usa e
getta, per le infermiere sono al bando a causa dell'attrazione
elettrostatica da essi esercitata sui batteri)
Igiene ambientale e salute: inquinamento industriale e nettezza
urbana.
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PENSIONI: Milioni che follia !
Tratto da La voce di Romagna,
edizione del 21 maggio 2003.
Caro Presidente,
sono un pensionato classe 1931, vivo con mia moglie, classe 1936,
in una bella casa popolare di 45 metri quadrati. Prima che Lei
diventasse il nostro presidente del Consiglio, i nostri assegni
sociali congiunti raggiungevano la cifra di un milione e 400mila
lire, 700mila lire per ognuno di noi. Poi abbiamo votato Forza
Italia e a marzo 2002 ho ricevuto l'aumento ad un milione di lire
da Lei promesso, raggiungendo così con l'assegno di mia moglie, la
cifra di un milione e 700mila lire. Ero felice, signor presidente,
tanto che un giorno leggendo su un giornale un articolo della
signora Livia Turco che affermava: "Il milione al mese ai
pensionati non arriva", non esitai a scrivere ad alcuni giornali
nazionali e locali la verità.
Srcissi: "Onorevole Turco, il mio milione l'ho avuto, perché dice
bugie?" Due giornali pubblicarono la mia lettera.
Signor presidente, la nostra gioia è durata un anno. Giorni orsono
abbiamo ricevuto una lettera da Roma, dell'Inps che comunica a mia
moglie Rosina De Martinis che, avendo il suo assegno sociale unito
al mio superato un certo reddito, circa un milione e 700mila lire,
dal mese di aprile 2003, avrebbe avuto il suo assegno dimezzato,
come puntualmente è avvenuto. Ma non basta, mia moglie dovrà pagare
cinque milioni di lire di arretrati avuti ingiustamente secondo
l'Inps, a partire dal gennaio 2002, cioè dal giorno in cui io ho
riscosso il mio primo milione.
Mi perdoni, signor presidente, ma io e mia moglie ci siamo
sentiti beffati. Ci sono stati rincari in tutto, l'inflazione,
l'euro, ect. Ma la nostra pensione è tornata quella del 2001, anzi
un po' meno, 1.367.000 di lire. Confesso che mi verrebbe voglia di
chiedere scusa alla signora Livia Turco.
Mario Colonna
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PROSSIMAMENTE sulle
PENSIONI
Oltre 4 milioni di pensionati sotto i 70 anni
non hanno ancora ricevuto il promesso innalzamento della loro
pensione all'equivalente del milione di Lire ed a cio' si aggiunge
anche il carovita dovuto all'igresso della nuova moneta.
Le pensioni dei paperoni non si toccano.
Pensionamento? Incentivi = disincentivi ? Si...! Certo, basta che
la gente non ne capisca un cazzo !
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Riforma federalista
Cos'e' ?
I pro ed i contra
Chi ci guadagna ?
Il fondo per la solidarieta': Politica e Mafia con l'acquolina alla
bocca !
Vuoi candidarti al sud? No, grazie ! Finiti i fondi per la
solidarieta' si prevedono tempi duri per i politici al sud,
stritolati tra la domanda di servizi e la mancanza di fondi.
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Pubblica sicurezza
Citta' piu' sicure? Criminalita' comune in
aumento.
Criminalita' organizzata: colpevoli di strage, comodamente a casa
agli arresti domiciliari
Armi: il farwest sempre meno far e sempre piu' ad est !
Prostituzione in strada? No Problem! Di sicuro il Governo
Berlusconi introdurra a breve i "bordelli S.p.A.". L'hanno
gia'fatto in Australia (vedi il Daily Planet Brothel, che da Maggio
2003 é il primo bordello al mondo quotato in Borsa!). Mi
consentano... non vorrete, mica, che l'Italia sia da meno?
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Lavoro
I diritti dei lavoratori: l'Art.18 dello Statuto
dei Lavoratori
Disoccupazione: i conti non tornano
Necessitano posti per i giovani? Allora, incentiviamo i vecchi ad
andare in pensione ad 80 anni !
Lavoro interinale: precarieta' a vita e compensi da fame per
milioni di giovani
La Corte di Cassazione sui CoCoCo: una truffa ai danni del fisco
!
Sfruttamento degli immigrati
Riprendono con vigore i flussi d'emigrazione interna
Prestito d'onore, finanziamenti per la "Miniindustria".
SviluppoItalia S.p.A.
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Emigrazione
Il Ministero per gli italiani nel mondo: una
truffa !
Il diritto di voto all'estero per gli italiani residenti
all'estero: un imbroglio !
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Pubblica Istruzione
La riforma Moratti: il ritorno alla scuola
classista.
Ricerca scientifica: come spendere i soldi pubblici per finanziare
progetti a beneficio delle multinazionali.
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Unione Europea
Berlusconi, Prodi, Dini, Buttiglione, Tremaglia,
Frattini etc. : che bella figura che ci facciamo in Europa !
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29 Ottobre 2004,
firmato a Roma il Trattato che introduce una Costituzione per
l'Europa.
Testo
integrale
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30 Novembre 2004,
gli italiani scendono in piazza contro il Governo Berlusconi - Il
Governo che passera' alla storia come "il Governo che promise opere
faraoniche ma che di faraonico fece solo imbrogli! "
Un clamoroso esempio di fallimento strutturale... A
Pordenone un nuovo ponte crolla durante il suo collaudo e dopo
pochi mesi, in Val Camonica succede la stessa cosa ma muoiono 4
persone e diverse altre rimangono ferite. Forse progetti dell'Ing.
Lunardi! (Ministro delle infrastrutture) Guarda!
Chi ci protegge dalla Protezione Civile ?
Leggi!
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Stragi e
terrorismo in Italia dal dopoguerra al 1974 - link
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LA MAFIA
CHE NON SPARA
di Maria Grazia Mazzola - RAI Report,
15.01.2005 |
Dopo le stragi di mafia che cosa è cambiato in Sicilia
nel potere di "cosa nostra"?
In Sicilia il 70% degli imprenditori paga il pizzo e la mafia
risucchia il 3,5% del prodotto interno lordo del meridione,
ovvero 7 miliardi di euro ogni anno.
Cosa nostra oggi non spara più ma sta facendo affari a
palate, con un controllo capillare della realtà economica e
sociale che schiaccia i cittadini, e li isola.
Al centro dell’inchiesta i misteri del capo di cosa nostra
Provenzano, latitante da oltre quarant’anni, che riesce
sempre ad anticipare le mosse degli investigatori. Le tappe
del viaggio toccano Trapani, Marsala, Catania, Siracusa, Gela
e Palermo, viste attraverso le storie degli imprenditori
taglieggiati dal racket delle estorsioni, gli intrecci tra
mafia e politica, la gestione dell’impresa mafiosa e
l’economia sana che rischia di sparire.
Report si è chiesto anche che fine ha fatto il metodo del
giudice Giovanni Falcone nella lotta a cosa nostra con le
interviste a quei magistrati che lavorarono al suo
fianco.
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Rapporti
semestrali della Direzione Investigativa Antimafia
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...abbiamo sistemato quella
maledetta giornalista comunista
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Ilaria Alpi
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L'altro
terrorismo
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Sicurezza in
volo
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Privatizzazioni
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Sicurezza sui
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IRAQ:
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Studio
fisiognomico
di George W. Bush
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Cos'è la Mafia
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La "guerra del
petrolio"
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e Mauro De Mauro
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Global Boycott
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